Inaugurato il padiglione italiano a Komatek 2024

Debutto per l’area collettiva dedicata alle aziende italiane di macchine e attrezzature per costruzioni

Si inaugura oggi il padiglione italiano a Komatek, la fiera internazionale di macchine, attrezzature e tecnologie per le costruzioni, che si terrà fino al 1 giugno 2024 a Istanbul, Turchia. All’edizione del 2022, hanno partecipato oltre 15.000 visitatori, di cui 1.057 stranieri provenienti da 55 paesi, e 220 espositori provenienti da 18 paesi, su una superficie totale di oltre 28.000 metri quadrati.

Il padiglione, organizzato da Unacea con la collaborazione di FEDERTEC, è situato nella hall 6 (stand 6107) e ospita una reception istituzionale per le aziende italiane partecipanti: For Fittings, Indeco e Walvoil. La manifestazione fieristica, giunta alla 17esima edizione e organizzata con il supporto delle associazioni di settore turche Imder e Isder, riunirà le aziende di macchine e attrezzature per costruzioni su un’area espositiva di 35.000 metri quadrati al chiuso e 10.000 all’aperto.

“Le esportazioni italiane verso la Turchia, che nel 2023 hanno superato i 92 milioni di euro, rappresentano un’opportunità straordinaria per le nostre aziende. La fiera Komatek è oggi il punto di incontro dell’Eurasia per entrare a far parte del mercato di settore e una vetrina per esibire l’eccellenza delle nostre tecnologie e attrezzature – ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea. Partecipare a questo evento consente alle imprese di instaurare nuove collaborazioni e rafforzare la loro presenza internazionale.”

“Dopo i buoni risultati della fiera Cspi Expo di Tokyo, continuiamo a collaborare con Unacea per facilitare il processo di partecipazione delle aziende italiane alle fiere internazionali – ha dichiarato Marco Ferrara, direttore di FEDERTEC. Attraverso i padiglioni internazionali, organizzati con la formula espositiva “chiavi in mano”, aiutiamo le aziende a superare le barriere all’entrata nei mercati più promettenti e a offrire un’immagine nazionale  riconoscibile, promuovendo così il valore del made in Italy a livello globale.”

 

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